BUONE PRASSI DI INCLUSIONE

Sviluppare le abilità comunicative
e di autotutela attraverso attività teatrali

Linda Schnapp, Christopher Olsen
Come dimostra il loro crescente uso all’interno della scuola, le attività teatrali presentano enormi potenzialità educative, in particolare per lo sviluppo delle abilità comunicative e sociali e dell’autostima. Viene presentato un programma, sperimentato con successo nella scuola superiore, che avvia alla drammatizzazione attraverso una serie di attività e giochi che esercitano progressivamente le competenze coinvolte (ad esempio, uso della voce e della mimica, ecc.). La sua realizzazione ha permesso agli studenti di acquisire in un breve periodo di tempo un livello straordinario di fiducia nei loro insegnanti, nei compagni e in se stessi.


L’integrazione scolastica del ragazzo sordo:
ostacoli e soluzioni (prima parte)

Roberta Masci
Quella uditiva è stata defi nita la «disabilità invisibile», perché i suoi effetti e le diffi coltà che comporta per la persona sorda sono tutt’altro che evidenti e quindi non facili da cogliere e da comprendere. Ciononostante, si tratta di diffi coltà serie che possono incidere pesantemente sulla vita scolastica dell’alunno sordo, sul piano sia dell’apprendimento che della socializzazione. A questo scopo l’autrice fornisce una serie di indicazioni e suggerimenti, basati sulla sua esperienza, per rendere il più possibile agevole e positiva l’integrazione degli alunni con defi cit uditivo.


L’integrazione scolastica del ragazzo sordo:
ostacoli e soluzioni (seconda parte)

Roberta Masci
Quella uditiva è stata defi nita la «disabilità invisibile», perché i suoi effetti e le difficoltà che comporta per la persona sorda sono tutt’altro che evidenti e quindi non facili da cogliere e da comprendere. Ciononostante, si tratta di difficoltà serie che possono incidere pesantemente sulla vita scolastica dell’alunno sordo, sul piano sia dell’apprendimento che della socializzazione. A questo scopo l’autrice fornisce una serie di indicazioni e suggerimenti, basati sulla sua esperienza, per rendere il più possibile agevole e positiva l’integrazione degli alunni con deficit uditivo.


«Incontri nel mito»: un laboratorio interdisciplinare per l’integrazione

Marina Cafarelli
Ha vinto il primo premio del concorso «Strategie di integrazione » un progetto realizzato in più classi di un istituto superiore, nel quale «l’integrazione degli studenti con disabilità parte dall’individuazione delle loro abilità e competenze, che diventano le basi per dare vita ad attività che coinvolgono l’intera classe. In questo modo si creano le premesse per lavori condivisi e relazioni, oltreché per promuovere un’immagine realisticamente positiva degli studenti, agli occhi propri e dei compagni, nell’ottica dello sviluppo di un’aspettativa ottimistica per il futuro scolastico e di vita».


«Scambiando s’impara»: un’esperienza di integrazione cooperando in presenza e on line

Rosetta Bonadio, Grazia Caruso e Emma Cavallaro
Il secondo premio «Strategie di integrazione» è stato assegnato a due scuole secondarie superiori che hanno collaborato nella realizzazione di un progetto nel quale la programmazione, di classe e individualizzata, è stata proposta facendo ampio uso degli strumenti informatici e della collaborazione tra pari. In particolare, è stato apprezzato il fatto che il progetto «partendo dall’obiettivo di integrare l’allievo diversamente abile nel contesto classe, punta anche a un’integrazione, dell’allievo e della classe, in una società sempre più informatizzata dove devono sentirsi non “visitatori occasionali” ma parte attiva di questo mondo sempre più complesso».


«Accogliersi»: un progetto di stimolazione multisensoriale per l’integrazione di una studentessa con disabilità gravi

Paola Vicari e Gianna Taverna
Nella settima edizione del premio «Strategie di integrazione » si è collocato al primo posto, tra i vincitori, il «Progetto Accogliersi», realizzato in una scuola superiore per favorire l’integrazione di una studentessa con disabilità psicofisica grave attraverso una rete di interventi di stimolazione multisensoriale. Il primo premio è stato assegnato con la seguente motivazione: «L’esperienza vince la sfida dell’integrazione di un’alunna diagnosticata con «disabilità psicofisica grave» in una scuola superiore, un liceo socio-psicopedagogico, e ne risulta un modello di «integrazione possibile» realistica e metodologicamente fondata».


Cooperare con il computer: un percorso di «informatica facile»

Carlo Scataglini
L’uso del computer a scuola, a volte, è condizionato da un eccessivo tecnicismo che blocca le spinte creative degli alunni e frena la capacità di collaborare e cooperare con i compagni. È necessario un approccio diverso che si muova, invece, verso l’obiettivo di collegare maggiormente l’uso degli strumenti informatici alle normali attività previste nella programmazione didattico-educativa della classe. Attraverso un approccio cooperativo, nelle diverse ipotesi di lavoro, il testo Informatica facile permette di raggiungere importanti obiettivi didattici e sociali e, in modo semplice e divertente, di imparare l’essenziale nell’uso del computer.


Procedure di automonitoraggio per migliorare l’attenzione e ridurre i comportamenti aggressivi in classe

Francesca Castagnaro, Fabrizio Stasolla e Giulio Lancioni
Questo studio intende mostrare un’applicazione della procedura educativa di automonitoraggio nel contesto classe. I partecipanti sono un bambino e due adolescenti con problemi di attenzione e di aggressività. Gli effetti della procedura di automonitoraggio sono stati verifi cati mediante il disegno sperimentale ABAB. Durante le fasi di intervento (fasi B del disegno sperimentale), gli studenti hanno mostrato un signifi - cativo incremento del livello attentivo relativamente al compito da eseguire e un parallelo decremento dell’aggressività. La breve sospensione dell’intervento durante la seconda baseline ha evidenziato un peggioramento comportamentale. I risultati avvalorano l’efficacia della tecnica di automonitoraggio quale strategia funzionale per l’integrazione di alunni con problemi comportamentali nel contesto classe.


Promuovere l’apprendimento significativo attraverso la comprensione dei concetti

Jan D. Mccoy e Leanne R. Ketterlin-Geller
Quando gli studenti hanno difficoltà di lettura, l’insegnamento e lo studio delle varie discipline diventano molto ardui, tantopiù che spesso gli studenti apprendono nozioni senza impadronirsi dei concetti più profondi. A questo proposito abbiamo rilevato che individuando e rendendo espliciti i concetti e utilizzando opportunamente organizzatori anticipati è possibile superare entrambi questi ostacoli, riducendo le richieste — in termini di comprensione del testo — poste agli studenti. Attraverso l’uso della tassonomia funzionale presentata in questo articolo, gli insegnanti possono sviluppare attività e prove di valutazione efficaci.


Strategie per avviare studenti con disabilità alla matematica «avanzata»:
equazioni e geometria analitica

M. Elisabetta Baccarin, Nives Benedetti e Elisabetta Monari Martinez
Nel caso degli studenti con disabilità, può capitare di compiere l’errore di sottovalutarne le potenzialità, con il risultato che questa profezia si autoavvera, perché vengono proposti loro solo contenuti molto semplici; per quanto riguarda la matematica, in particolare, è frequente che ci si limiti all’insegnamento delle quattro operazioni. Attraverso le strategie presentate in questo articolo, che riporta l’esperienza di integrazione scolastica di due studenti con sindrome di Down, questi hanno potuto imparare a risolvere equazioni e problemi, e ciò dimostra come, utilizzando adeguate tecniche didattiche, sia possibile aggirare alcuni ostacoli dei deficit e proporre argomenti e attività più vicini a quelle della classe.


«Paese che vai, usanze che trovi»: un laboratorio di storia per l’integrazione

Emma Cavallaro, Grazia Caruso e Rosetta Bonadio
Vincitrici del quinto premio ex-aequo del concorso «Strategie di integrazione» sono state due classi di un Istituto Professionale Industria e Artigianato, nelle quali è stato realizzato un laboratorio di storia finalizzato a conoscere la realtà locale nei suoi diversi aspetti, anche allo scopo del personale orientamento professionale. Proprio in preparazione di un progetto di vita per gli studenti con disabilità, il percorso realizzato ha privilegiato lo sviluppo delle abilità sociali e trasversali, valorizzando e utilizzando al meglio il ruolo dell’insegnante specializzato. Appare particolarmente apprezzabile la qualità flessibile e articolata del progetto didattico, che coniuga la programmazione curricolare con le caratteristiche individuali degli studenti e le realtà del territorio locale.


Intelligenze multiple:
come riconoscerle e svilupparle nella classe

Pokey Stanford
Uno dei vantaggi dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è senza dubbio quello di contribuire a un progresso culturale in termini di valorizzazione degli alunni e delle persone in genere, con maggiore consapevolezza e rispetto verso le differenze individuali. Questo articolo presenta una panoramica della teoria sulle intelligenze multiple fornendo alcuni esempi di modalità per la sua applicazione pratica. In particolare, vengono descritti tre aspetti fondamentali relativi all’attuazione pratica di tale teoria (strategie didattiche, adattamenti curricolari e valutazione dell’alunno).


Adattamento del testo alle difficoltà degli alunni: alcune indicazioni pratiche

Norma Dyck e Jane B. Pemberton
Adattare opportunamente i libri di testo in funzione delle difficoltà degli studenti è un intervento molto importante per favorirne il successo scolastico. Questo articolo presenta un processo attraverso il quale l’insegnante può stabilire se e in che modo adattare il testo per uno studente, valutando cinque diverse possibilità — ridurre, supportare, organizzare, guidare o eliminare la lettura — in funzione delle capacità dello studente, degli obiettivi della lezione e delle risorse disponibili, tenendo presente il principio che, in generale e nei limiti del possibile, è sempre opportuno scegliere la strategia più semplice, che richiede la minima quantità di risorse (tempo e lavoro) e che maggiormente può aiutare lo studente a raggiungere gli obiettivi didattici.


Le regole grafi che per realizzare materiale didattico

Kathleen Rotter
Spesso occorre realizzare del materiale didattico originale da distribuire agli alunni. Si prepara la scheda con le istruzioni e il compito da svolgere. E sorgono alcuni dubbi: sarà chiara? Vale la pena di evidenziare le istruzioni e le informazioni principali e, se sì, come? Se si inserisce qualche immagine per vivacizzare la scheda, questa alla fi ne favorirà o ostacolerà la comprensione? Realizzare del materiale didattico è un’operazione solo in apparenza semplice: in realtà, perché le schede così create siano realmente fruibili da parte degli alunni, è importante tenere presente una serie di aspetti, qui descritti e illustrati.


Migliorare la didattica con le tecnologie informatiche

J. Emmett Gardner, Cheryl A. Wissick, Windy Schweder e Loralee Smith Canter
L’integrazione significativa delle risorse informatiche nella didattica presenta numerosi vantaggi: in particolare, fornisce modalità alternative di apprendimento, permette di acquisire abilità cognitive e conoscenze importanti ai fini dell’educazione permanente, favorisce la motivazione, ecc. In questo articolo sono fornite indicazioni per utilizzare la tecnologia in modo da arricchire e rendere più efficace l’insegnamento e l’apprendimento, senza che l’uso del computer o di Internet diventi fine a se stesso e ponga in secondo piano i contenuti e le abilità curricolari. A questo scopo viene proposta una didattica basata su unità tematiche, adatta per studenti con e senza difficoltà, che prevede attività di ricerca, contenuti interdisciplinari e significativi per lo studente, lavoro cooperativo, varietà di stili di insegnamento.