personalità del bambino. I bambini vivono in una situazione sociale, e i loro com-
portamenti sono prioritariamente diretti verso altre persone. L’imitazione non
è più concepita come una tendenza appresa e importante, né i comportamenti
imitativi sono il risultato di un condizionamento di tipo operante. L’imitazione è
considerata, invece, come un processo indipendente di apprendimento. Nuovi
comportamenti possono emergere nel bambino, in conseguenza dell’osservazio-
ne di un modello, senza bisogno di ricorrere a un rinforzo qualsiasi per conso-
lidarli. La lode dell’insegnante agisce ugualmente sul bambino lodato come sul
bambino che è testimone: se il bambino lodato continuerà a impegnarsi nello
studio, il bambino osservatore s’impegnerà, a sua volta, in vista di ricevere una
lode simile. Questo tipo di processo è definito
apprendimento osservativo
e
il rinforzo è chiamato
vicariante
. Con questo nuovo tipo di apprendimento,
Bandura (1986) eleva l’osservazione allo stesso livello dell’insegnamento nella
promozione dell’apprendimento nei bambini, ritenendo marginali e minime altre
forme di apprendimento.
La teoria dell’apprendimento sociale ha dunque nel comportamentismo le
sue radici, considerando centrale nella spiegazione dell’apprendimento il ruolo
degli stimoli ambientali e dei rinforzi, tuttavia vede nell’imitazione un meccanismo
capace di attivare nuovi apprendimenti.
Tuttavia, se il tema della socializzazione determinò uno spostamento di in-
teresse sull’imitazione, questa da sola non poteva bastare a spiegare i processi di
apprendimento complessi; questa insufficienza indusse lo studioso a estendere la
propria riflessione fino a comprendere altri processi cognitivi, quali l’attenzione,
la percezione, la memoria. Bandura prende, così, definitivamente le distanze
dal modello stimolo-risposta e denomina la sua teoria «sociocognitiva». Con
la definizione dell’apprendimento come acquisizione di conoscenza attraverso
l’elaborazione cognitiva di informazioni, Bandura (1986) aderisce formalmente
alla prospettiva cognitiva.
Efficacia personale e autoefficacia hannomostrato di essere costrutti preziosi
per la spiegazione, la previsione e il cambiamento in ambito clinico, educativo,
sportivo, organizzativo, sociale e politico […]. La teoria sociocognitiva, che di
tali costrutti rappresenta il fondamento, ha mostrato di essere effettivamente
una grande teoria della personalità capace di rendere conto del suo sviluppo,
del suo funzionamento e dei suoi cambiamenti. (Caprara, 2000, p. 13)
Bandura ha individuato nel concetto di
sistema del sé
un sistema di rap-
presentazioni in base al quale l’individuo è in grado di valutare le attese che il suo
comportamento implica. In altre parole, egli fa riferimento a una struttura cognitiva
capace di promuovere un’attività regolatrice del comportamento, mediante la
quale l’individuo è in grado di sviluppare un sentimento di
autoefficacia
. Nelle
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