Tali fonti di convinzioni di efficacia producono i loro effetti e quindi rego-
lano il funzionamento umano attraverso quattro processi principali: cognitivi,
motivazionali, affettivi e di scelta.
I processi cognitivi
I modelli di pensiero sono influenzati dalle convinzioni di efficacia e pos-
sono pertanto interferire con la prestazione. In gran parte, il comportamento
umano è guidato dagli obiettivi che ci rappresentiamo e la scelta di tali obiettivi è
condizionata dalla valutazione delle proprie capacità. Immaginare di poter avere
successo migliora le prestazioni (Powell, 1973).
I processi motivazionali
I
processi motivazionali
fanno invece riferimento alla capacità di auto-
motivarsi. Per Bandura la motivazione umana è generata cognitivamente, nel
senso che le persone si formano delle convinzioni sulle loro capacità, anticipano
i probabili risultati delle loro azioni, si prefiggono obiettivi, pianificano il loro
comportamento in vista dell’esito favorevole. Sono state identificate tre diverse
forme di fattori motivazionali:
1. le
attribuzioni causali
(teoria dell’attribuzione), secondo cui i giudizi retrospettivi
e le ragioni addotte, nelle spiegazioni dei propri successi o insuccessi, hanno
effetti motivazionali (Weiner, 1985);
2. le
aspettative di risultato
(teoria aspettativa-valore), secondo cui le persone si
motivano ad agire soprattutto attraverso le aspettative sugli esiti di determinate
prestazioni (Ajzen e Fishbein, 1980);
3. gli
obiettivi coscienti
(teoria degli obiettivi consapevoli), secondo cui le persone
aumentano la capacità di agire efficacemente ponendosi obiettivi interessanti
e stimolanti. Questo senso di capacità, a sua volta, diviene uno dei più impor-
tanti meccanismi cognitivi nel motivare e orientare il comportamento (Locke
e Latham, 1990).
I processi affettivi
Esiste uno stretto legame tra il meccanismo dell’autoefficacia e l’autoregolazio-
ne degli stati affettivi. Le convinzioni di efficacia, infatti, influiscono sull’esperienza
emotiva e regolano gli stati emozionali. Il controllo della regolazione personale
può avvenire agendo sul pensiero, sull’azione o sull’affetto (Lang, 1977).