convinzioni di autoefficacia e nelle scelte delle azioni da compiere, è possibile
identificare uno dei più importanti processi cognitivi nel motivare e controllare
il comportamento umano. Il senso di autoefficacia è associato alla persuasione
di essere capaci di pianificare le azioni necessarie per portare a compimento
quanto ci si è prefissati, producendo i risultati più soddisfacenti. L’autoefficacia,
pertanto, fa riferimento ai giudizi di capacità personale, mentre l’autostima fa
riferimento ai giudizi di valore personale (Bandura, 1986).
Le convinzioni di autoefficacia sono prioritariamente un meccanismo di
agentività (
agency
) personale. Attraverso gli atti intenzionalmente compiuti, gli
individui contribuiscono attivamente a causare quel che accade loro, a deter-
minare il loro funzionamento psicosociale, a regolare le loro condotte e le loro
scelte, a organizzare il proprio rapporto con la realtà. Per Bandura, «la nostra
vita è guidata dal nostro senso di autoefficacia» (Bandura, 1997, p. 23). L’uomo
ha la facoltà di anticipare, favorire e far accadere gli eventi, divenendo il vero
protagonista del proprio destino.
A parità di condizioni ambientali, la differenza si gioca tra chi dispone di
molti mezzi di agentività personale e chi ne dispone in modo limitato. Meta
delle azioni dell’uomo è il raggiungimento della soddisfazione di sé, che dipende
unicamente dal raggiungimento dei propri obiettivi. Dal senso di soddisfazione
consegue il senso del valore personale.
La negazione del fatto che le persone contribuiscono a determinare il
corso della propria vita comporta l’implicazione scoraggiante che non si ha
il potere personale di cambiarne alcuni aspetti: una prescrizione di apatia e
disperazione. (Bandura, 1997, p. 62)
Le convinzioni di autoefficacia sono generate e alimentate da quattro fonti
di informazioni.
La più importante è costituita dalle esperienze di azioni dirette che hanno
suscitato nell’individuo un senso di padronanza (
mastery
): «I successi costruiscono
un forte senso di fiducia nella propria efficacia personale» (Bandura, 1997, p.
122). I successi sarebbero veri e propri indicatori di capacità.
La seconda fonte è costituita dalle esperienze vicarie, che influenzano le
valutazioni di efficacia mediante il modellamento o apprendimento osservativo.
Un’altra fonte per rafforzare la convinzione di possedere le capacità neces-
sarie a ottenere ciò che si vuole è la persuasione verbale: la fiducia che le persone
esprimono nelle capacità di chi agisce rafforza notevolmente il senso di efficacia.
Un’ultima fonte esperienziale di efficacia personale è basata sulle informazioni
somatiche connesse agli stati fisiologici ed emozionali. In altre parole, è necessario
migliorare le condizioni fisiche, ridurre i livelli di stress, evitare le emozioni negative,
non interpretare erroneamente le condizioni del corpo (Bandura, 1991).