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Alla ricerca di una ragion d’essere per le ICT nella scuola
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Conclusioni
Molti decisori educativi e insegnanti, dal momento che le ICT esistono e sono
diffuse nella società, assumono che sia necessario introdurle
comunque,
dando per
scontato che avranno sicuramente conseguenze positive sull’apprendimento. La ricerca
mostra come questo rappresenti un atteggiamento ingenuo e come, a stretto rigore,
non sussista alcun legame deterministico tra tecnologie e qualità degli apprendimenti;
anzi semmai l’effetto più diffuso è di accentuare problemi di sovraccarico e di disper-
sione cognitiva.
Ciò non implica che non ci siano buone ragioni per introdurre le ICT nella scuola,
ma queste motivazioni e i contesti d’uso più appropriati vanno adeguatamente portati
alla luce. Qui diventa cruciale potersi avvalere della conoscenza e delle esperienze già
compiute, di quella delle risultanze della ricerca sperimentale, a cui va aggiunta un’analisi
critica delle possibilità in campo e dei rapporti eventuali tra mezzi tecnologici e finalità
educative. La trascuratezza o la sottovalutazione di questi elementi stanno alla base della
maggior parte dei fallimenti che ricorrono nella storia delle ICT nella scuola.
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