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3. misurabile (sulla base di parametri numerici o comunque
oggettivi);
4. raggiungibile (naturalmente sulla base delle proprie capacità);
5. definito temporalmente.
Per la fase di preparazione è dunque utile fare un program-
ma di studio in cui articolare i sotto-obiettivi con questa logica
e monitorare in itinere il loro raggiungimento.
Probabilmente aspetti che condizioneranno molto il pro-
gramma di preparazione per il concorso saranno gli impegni
di lavoro, familiari e personali a cui non si può derogare. Per
valutare quanto tempo si ha effettivamente a disposizione per
lo studio, può essere utile fare un elenco completo di tutte le
attività, con le relative durate e scadenze. Spesso si ha una per-
cezione approssimativa di quanto si è impegnati giornalmente
nelle attività routinarie, eppure questo tipo di consapevolezza
è essenziale per una buona gestione del tempo. Benché possa
sembrare superfluo, bisogna sapere quante ore al giorno/alla
settimana si dedicano a:
– lavoro;
– dormire, mangiare, cura di sé;
– spostarsi (verso il luogo di lavoro o altro);
– lavori domestici, attività fisica, commissioni;
– socializzare (uscite, svaghi, cinema, ecc.).
Fatto ciò, organizzare i tempi assomiglia molto a preparare
la valigia: si sa quanto è grande (quanto tempo si ha a dispo-
sizione prima dell’esame) e si sa quante cose si devono portare
(tutto ciò che si deve fare e imparare, essendo consapevoli del
proprio punto di partenza e delle priorità). Non rimane che
farci stare tutto!
Nella sua forma più rudimentale, un programma di
studio è essenzialmente una griglia che incrocia contenuti e
tempi. Può comunque essere utile averne uno più dettagliato
per la preparazione dell’esame, che specifichi quali argomenti
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