73
La progettazione: una coordinata per una scuola dell’infanzia di qualità
na: 1.
dimensione del sapere
(conoscenza e padronanza dei contenuti, dei nuclei
concettuali dei campi d’esperienza, ovvero del sapere linguistico, del sapere logico-
matematico-naturalisitico, del sapere motorio, del sapere espressivo); 2.
dimensione
del metodo e/o del sapere insegnato
(abilità e conoscenze di metodi di insegnamento
che possono facilitare l’apprendimento nell’allievo; progettazione di tempi, spazi,
contesti e forme di organizzazione); 3.
dimensione relazionale
; 4.
dimensione della
valutazione
(Bortolon e Pinto, 2004, pp. 11-21). Dimensioni in grado di guidare,
da un lato, la progettazione dell’insegnante e di innalzare, dall’altro lato, la scuola
dell’infanzia alla qualità che auspichiamo dall’inizio di questo contributo. Dimen-
sioni, categorie, che debbono poggiare su prassi didattiche (sempre di indubbia
qualità) dell’insegnante:
1. saper realizzare attività e predisporre contesti didattici intenzionalmente e col-
legialmente condivisi, sia nelle attività di sezione, sia nelle routine quotidiane;
2. saper promuovere traguardi per lo sviluppo di competenze fondamentali in
linea con le
Indicazioni per il curricolo
del 2007;
3. saper diversificare i contenuti e le situazioni didattiche all’insegna dei principi
di individualizzazione (laddove si vogliano perseguire obiettivi fondamentali per
tutti i bambini) e di personalizzazione (per dare spazio a interessi e attitudini
personali);
4. saper promuovere progetti in continuità con la scuola primaria e con il sistema
formativo integrato;
5. saper utilizzare, laddove possibile, strumenti di osservazione per regolare le
proprie prassi didattiche in risposta ai bisogni educativi dei bambini.
Bibliografia
Baldacci M. (2005),
Personalizzazione o individualizzazione?,
Trento, Erickson.
Baldacci M. (2006),
Unità di apprendimento e programmazione,
Napoli, Tecnodid.
Becchi E. (2002),
Per un progetto pedagogico del nido.
In A. Bondioli (a cura di),
Il progetto
pedagogico del nido e la sua valutazione,
Bergamo, Junior, pp. 63-87.
Bondioli A. (a cura di) (2002),
Il progetto pedagogico del nido e la sua valutazione,
Bergamo,
Junior.
Bondioli A. e Ferrari M. (a cura di) (2004),
Verso unmodello di valutazione formativa. Ragioni,
strumenti e percorsi,
Bergamo, Junior.
Borghi L. (1953),
Il metodo dei progetti
, con testi diW.H. Kilpatrick, Firenze, La Nuova Italia.
Bortolon P. e Pinto T. (2004),
Competenze trasversali e formazione degli insegnanti,
Roma,
Armando.
Calvo F. (1980), voce «Progetto», in
Enciclopedia,
vol. XI, Torino, Einaudi.
Cecconi L. (2003),
La qualità della scuola dell’infanzia. Come valutarla.
In Invalsi-Progetto
Quasi,
Dewey J. (1961),
Come pensiamo,
Firenze, La Nuova Italia, ed. or. 1933.
Frabboni F. (1993),
Manuale di didattica generale,
Roma-Bari, Laterza.
Frabboni F. (2006),
Didattica e apprendimento,
Palermo, Sellerio.
Frabboni F. e Domenici G. (a cura di) (2007),
Indicazioni per il curricolo,
Trento, Erickson.
Frabboni F. e Pinto Minerva F. (2008),
La scuola dell’infanzia,
Roma-Bari, Laterza.
Harms T. e Clifford R.M. (1994).
Sovasi. Scala per l’osservazione e la valutazione della scuola
dell’infanzia
, adattamento italiano di M. Ferrari e A. Gariboldi, Bergamo, Junior.
Maldonado T. (1970),
La speranza progettuale,
Torino, Einaudi.
Ministero della Pubblica Istruzione (2007),
Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’in-
fanzia e per il primo ciclo d’istruzione
,
monitoraggio/dir_310707.pdf.
© Edizioni Erickson