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La progettazione: una coordinata per una scuola dell’infanzia di qualità
[La progettazione] è proiezione che si avvale di modelli
che consentono di simulare strutture, azioni, comportamenti.
Maldonado (1970, p. 30)
L’idea di
«
qualità
»
e la scuola dell’infanzia: un confronto
L’infanzia di oggi appare in pericolo perché deprivata di
autonomia
e
identità
,
perché «raccontata» solo dalla
società dei grandi,
da
alfabeti mediatici
sorretti da una
pseudopedagogia chemira alla costruzione di un pensiero unico, alla standardizzazione
dei saperi e delle menti, all’omologazione culturale ed economica. All’indifferenza,
potremmo dire con una sola parola. Un’infanzia in pericolo che necessita di essere
riscattata attraverso conoscenze, emozioni e relazioni e da rendere, per questo, pro-
tagonista di un duplice e parallelo percorso: quello dell’apprendimento e quello della
socializzazione (Frabboni e Pinto Minerva, 2008). Chi può restituire mente e cuore
ai bambini di oggi è, a nostro avviso, la scuola dell’infanzia, ponendosi molteplici
sfide: sviluppare l’
identità,
l’
autonomia,
le
competenze
dei bambini e promuovere
— obiettivo non minore — il
senso di cittadinanza
dei cittadini di domani. Per
intraprendere tutto questo, la scuola dell’infanzia di oggi non può che essere una
scuola di qualità
in grado di garantire già dai primi anni di vita un’
alfabetizzazione
culturale,
l’
uguaglianza delle opportunità formative
e la
valorizzazione delle differenze
personali
(Baldacci, 2005, pp. 9-15). Una scuola dell’infanzia, appare chiaro, che ha la
necessità di garantire alti livelli di qualità della propria didattica, divenendo, in questo
modo, base per il futuro di ogni persona. Una
scuola dell’infanzia di qualità
, dunque.
Rossella D’Ugo
Assegnista di ricerca – Università di Bologna
La progettazione: una
coordinata per una scuola
dell’infanzia di qualità
Itinerari didattici
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