L’approccio teorico della sociologia dell’educazione
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Dispersione scolastica e disuguaglianze nelle chance educative
Con l’espressione
dispersione scolastica
si può intendere, in ge-
nerale, il fenomeno che vede una parte della popolazione studentesca
non conseguire i risultati formativi che si prefigge. Tecnicamente si
usa esprimere il tasso di dispersione calcolando le fuoriuscite irregolari
dal sistema di istruzione, cioè sommando i vari indicatori di percorso
accidentato: ritiri, abbandoni, bocciature, ripetenze, ritardi e debiti for-
mativi. Dal punto di vista sociologico, come suggerisce Besozzi (2006c,
p. 346), tale definizione appare eccessivamente ristretta ed è preferibile
adottarne una più estensiva: «La dispersione scolastica è un fenomeno
complesso e variegato che comprende tutto ciò che si “perde” — tem-
poraneamente o stabilmente — nel corso della valutazione del processo
di apprendimento».
È sottinteso, in questa definizione, l’intento non solo di descrivere
(come avviene? Chi sono coloro che si perdono?), ma anche di spiegare
e comprendere tale fenomeno (dove si perde? Quando? Per causa di che
cosa?) in vista di una sua riduzione o risoluzione (come contrastarlo? Come
prevenirlo?). Fin dai suoi esordi, la sociologia dell’educazione ha infatti
trovato nella dispersione uno specifico campo di interesse al quale applicare
il metodo analitico e critico, considerandola un indicatore di disagio, un
cortocircuito nel rapporto tra lo studente e la sua esperienza scolastica, ma
Capitolo primo
L’approccio teorico
della sociologia dell’educazione
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