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Intelligenze multiple in classe
avere sull’educazione dei bambini. Non faceva altro, infatti, che confermare e
legittimare ciò che educatori attenti avevano da sempre osservato nei propri
studenti: un range di abilità particolari che gli standard della scuola non riu-
scivano, e non riescono, a riconoscere né a sviluppare.
Parlaredi unapluralitàdi intelligenze significa ammettere, parallelamente,
l’esistenza di una molteplicità di modalità apprenditive e di strutture per l’ac-
cesso e l’elaborazione della conoscenza: non tutti apprendiamo le stesse cose
e soprattutto non tutti apprendiamo nello stesso modo. Restringendo però
i programmi educativi alle abilità linguistiche e logico-matematiche, come
avviene ancora nelle nostre scuole, si minimizza l’importanza di altre forme di
conoscenza e si corre il rischio di tagliare fuori dal contesto apprenditivo tutti
quegli studenti chenonriesconoa imparareeadimostrare il loroapprendimento
attraverso le vie scolastiche tradizionali. I loro punti di forza possono rimanere
irrealizzati e sconosciuti sia alla scuola che, a volte, a loro stessi, indebolendo
fortemente il loro senso di autoefficacia e autostima. Una proposta educativa
attenta, indirizzata a riconoscere i molteplici profili intellettivi degli studenti
e a considerare tutti
abili in modo diverso,
è per Gardner l’unica destinata ad
avere successo e a promuovere effettiva comprensione.
Le intelligenze si contestualizzano, si manifestano più facilmente in un
luogo, inunambientenel quale leespressioni propriamentebiologichepossano
materializzarsi e svilupparsi. Non solo quindi è importante per gli insegnanti/
educatori riconoscere e lavorare sulla definizione dei profili intellettivi (punti
di forza e punti di debolezza) dei propri studenti, ma proprio per la dinamicità
e l’evolversi degli stessi è indispensabile creare ambienti apprenditivi positivi
e adatti a far sperimentare a ognuno le proprie abilità. Le intelligenze sono
potenzialità in evoluzione, educabili e sviluppabili; ciò consente di maturare
una grande fiducia nel progresso degli esseri umani.
Tradotto in termini educativi significa ritenere che tutti gli studenti:
– possono apprendere
– possono avere successo
– hanno punti di forza che la scuola ha il dovere di scoprire e utilizzare.
Il progetto Spectrum
Dopo tre mesi nella prima classe, l’insegnante di Donnie aveva già
perso le speranze di recuperarlo: non riconosceva le lettere, non riusciva a
risolvere semplici problemi di addizione o a eseguire attività di prontezza.
Nonostante egli spendesse granpartedella giornata cercandodi rimediare,
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