La teoria delle intelligenze multiple
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anche se sviluppata differentemente per ragioni biologiche, ambientali e
culturali, sono necessarie ricche esperienze educative per avere la possibilità
di individuare e sviluppare le configurazioni intellettive di ognuno. Orga-
nizzare molteplici aree di apprendimento a scuola offre a tutti gli alunni le
stesseopportunitàdi dimostrare leproprie capacità e i propri apprendimenti,
come avviene per coloro che fanno affidamento abitualmente sulle intelli-
genze linguistiche e logico-matematiche. Poiché queste ultime sono quelle
maggiormente utilizzate a scuola, attualmente non si dà la possibilità a chi
ha profili intellettivi diversi di farsi conoscere e di affermarsi.
Identificazione dei punti di forzadegli alunni:
cercaredi individuare lepotenzia-
lità di ognuno significa, nelle nostre scuole, non concentrarsi esclusivamente
sulle debolezze o sui deficit, ma guardare i nostri studenti con occhi nuovi,
tentando di rivelarne le risorse. «Un bambino in classe canticchia costan-
temente. Un insegnante pensa: “Che noia! Perché Marco non si concentra
sul suo lavoro e smette di disturbare la classe?”. Un altro insegnante pensa:
“Marco sembra interessato allamusica. Forse potrei cominciare un gioco del
calcolo inmusica, oppurepotrei catturare la sua attenzione introducendouna
lezione conuna canzone”.»(Gardner et al., 2002b, p. 14) Invecedi soffermarsi
sulla debolezza, il secondo insegnante sta cercando di identificare e educare
i punti di forza.
Educazione dei punti di forza:
una volta individuati e resi evidenti i punti di
forza, gli insegnanti possono fornire il sostegno necessario per valorizzarli
e svilupparli attraverso proposte didattiche che consentano a ogni studente
di imparare partendo dalle proprie potenzialità. Riconoscere e rinforzare
le potenzialità degli alunni li aiuta a sviluppare fiducia, autostima, nonché
atteggiamenti positivi verso la scuola e motivazione.
Collegamento delle capacità degli studenti con altre aree disciplinari:
in altre
parole,
utilizzare le esperienze degli studenti con i loro punti di forza per
condurli verso altre aree di apprendimento disciplinari. Tale processo, detto
di «bridging», consente di lavorare sulle abilità di base disciplinari, rinfor-
zando negli studenti il desiderio di approfondirle e utilizzarle per compiti
interessanti e significativi.
© Edizioni Erickson
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