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Intelligenze multiple in classe
tori dell’UniversitàdiHarvard, che, sullabasedegli sviluppi delleneuroscienze,
della ricerca cognitiva e di un attento lavoro di osservazione su diversi gruppi
di individui, introducono una nuova concezione dell’intelligenza umana,
intesa come una realtà complessa e multidimensionale in continuo divenire.
Gardner parla dell’intelligenza come di una
potenzialità biopsicologica,
influen-
zata da fattori esperienziali, culturali e motivazionali in continua evoluzione;
un costrutto sociale determinato dalla cultura di appartenenza, che ne stabi-
lisce il valore. Questo significa che un’abilità valutata come intelligenza in un
contesto culturale potrebbe essere una vera incapacità in un altro; mentre la
nostra società occidentale incoraggia e valorizza prevalentemente le abilità
linguistiche e logico-matematiche, altre culture danno grande rilievo a diverse
intelligenze.Unapersonamolto istruitanellanostracultura(conun’intelligenza
linguistica e logica superiore) potrebbe trovarsi a notevole disagio, ad esem-
pio, in una società delle isole dei mari del Sud, dove la sopravvivenza è legata
alle abilità di orientamento e navigazione; senza una buona abilità spaziale o
corporeo-cinestetica il suo «genio» sarebbe inutile e potrebbe anche essere
considerata «ritardata». Altro elemento, di novità quindi, di questa proposta
teoricaè rinvenibilenell’avereaffiancatoalla specificadimensione intrapsichica
dell’intelligenza quella storica e culturale. Ma allora, per Gardner, che cos’è
l’intelligenza? È la capacità di problem solving all’interno di un certo campo
del sapere e dell’esperienza umana, qualunque esso sia, e la capacità di creare/
realizzare prodotti apprezzabili in uno o più contesti culturali. È la potenzialità
biopsicologica che ci consente di elaborare e processare le informazioni, in
modi differenziati e specifici, utilizzando modalità e codici simbolici propri,
al fine di risolvere problemi; è una potenzialità complessa, poliedrica, che
ha mille modi per esprimersi e diverse modalità di accesso alla conoscenza
contemporaneamente presenti in ogni individuo, che aspettano solo di essere
individuati ed espressi.
Le otto intelligenze e mezzo
Per operare il passaggio dalla felice intuizione a una definizione organica
e strutturata Gardner e i suoi collaboratori elaborarono e si servirono di otto
criteri (Gardner, 1987), prove da superare, necessarie per designare un’abilità
come vera e propria intelligenza.
1.
Isolamento di facoltà dopo avere subito un danno cerebrale.
Può accadere che
a seguito di un danno cerebrale una specifica attività mentale proceda indi-
sturbata o essere, al contrario, irreparabilmente distrutta; secondoGardner,
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