La teoria delle intelligenze multiple
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ciò dimostra che essa rappresenta un sistema indipendente e isolato da altre
facoltà intellettive.
2.
Idiot savants (bambini prodigio) e altri individui.
Esistono soggetti capaci di
sostenere performance stupefacenti in talune aree di competenza, mentre
simultaneamente presentano vistosi deficit o comunque si mostrano me-
diocri in altre facoltà: questi individui presentano un profilo psicologico
altamente disomogeneo. «Nel caso del prodigio, ci troviamo di fronte a
un individuo estremamente precoce in una (o, a volte, più di una) area di
competenza umana. Nel casodell’
idiot savant
(e di altri individui ritardati o
eccezionali, compresi i bambini autistici) contempliamo la conservazione
eccezionale di una particolare qualità umana di contro a uno sfondo di pre-
stazioni umane mediocri o altamente ritardate in altri campi.» (Gardner,
1987, p. 83)
3.
Operazioni o serie di operazioni identificabili.
Ogni singola intelligenza pos-
siede al suo interno un meccanismo altamente specializzato in grado di
decodificare ed elaborare tipi particolari di informazioni e input esterni,
costituito da un insieme di operazioni centrali e subabilità specifiche.
4.
Definizione di una zona di sviluppo caratteristica insieme a un complesso defi-
nibile di prestazioni terminali esperte.
L’evoluzione di ciascuna intelligenza
dovrebbe poter essere isolabile, identificabile, uguale nelle leggi evolutive,
per ogni individuo, sia che si tratti di persone normodotate che di soggetti
dotati eccezionalmenteocon scarso livello intellettivo.«Certo l’intelligenza
non si svilupperà in una condizione di isolamento tranne che in persone
insolite; diventa quindi necessario concentrare l’attenzione su quei ruoli o
situazioni in cui l’intelligenza occupa un posto centrale. Dovrebbe inoltre
diventare possibile identificare nello sviluppo dell’intelligenza livelli di
competenza disparati, a cominciare dagli inizi universali per cui passa ogni
principiante finoadarrivare a livelli di competenza elevatissimi riconoscibili
solo in individui conun talento insolitoe speciali formedi addestramento.»
(Gardner, 1987, p. 84)
5.
Storia evolutiva e plausibilità evolutiva.
Questo criterio rappresenta un’atte-
stazione ulteriore della specializzazione progressiva delle facoltà nel corso
dell’evoluzione. «Tutte le specie presentano aree di particolare intelligenza
(e di ignoranza), e gli esseri umani non fanno eccezione. Le radici delle
nostre intelligenze correnti risalgono a ritroso di milioni di anni nella storia
della nostra specie. Un’intelligenza specifica diventa più plausibile quando
è possibile localizzarne gli antecedenti evolutivi, fra cui capacità (come il
cantodegli uccelli o l’organizzazione socialedei primati) che sonocondivise
da varie specie.» (Gardner, 1987, p. 85)
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