La teoria delle intelligenze multiple
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tipodi intelligenza significa chequell’individuo
eccelle
inquella specifica abilità,
dando l’ideadi qualche cosadi originale eparticolarmente evidente; infatti non
esistono al mondo due persone le cui medesime intelligenze siano sviluppate
e combinate allo stesso modo, con gli stessi punti di forza e gli stessi punti di
debolezza; ogni individuo ha un proprio, unico e originale profilo intelletti-
vo. Le intelligenze differiscono l’una dall’altra, non solo da un punto di vista
neurologico,ma anche nei sistemi simbolici che applicano, negli strumenti che
utilizzano, nelleabilitàcentrali e subabilità
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che lecaratterizzanoenellemodalità
attraverso le quali sono utilizzate nella vita quotidiana; ognuna rappresenta un
diverso modo di pensare, di risolvere problemi dando risalto a un particolare
tipo di prodotto. Nessuno è mai completamente intelligente in una specifica
area di competenza, ciò significa che si può dimostrare la propria intelligenza
anche attraverso il possesso di abilità chiave e subabilità differenti: un bravo
musicista può dimostrare la sua intelligenza musicale sia attraverso l’abilità
di comporre belle melodie, sia attraverso quella di distinguere agevolmente
le parti strumentali in una canzone oppure attraverso il canto. Le intelligenze
funzionano in maniera relativamente indipendente ma non operano isolate:
per svolgere un compito un individuo ne richiama diverse contemporanea-
mente (ad esempio giocare a scacchi); nessuno è mai solamente
musicalmente
o
linguisticamente
intelligente. Le intelligenze lavorano in combinazione tra
loro; un violinista, ad esempio, per avere successo ha bisogno dell’intelligenza
musicale, ma anche di abilità interpersonali per comunicare e relazionarsi in
maniera efficace con gli altri musicisti dell’orchestra, di abilità intrapersonali
per trasmettere l’emozione del pezzo al pubblico e infine di abilità corporeo-
cinestetiche fino-motorie per l’atto fisico di suonare lo strumento (Viens e
Kallenbach, 2004).
Implicazioni educativo-didattiche
La teoria delle intelligenzemultiple nasce e si sviluppa come teoria psico-
logica descrittiva dellamente umana, piuttosto che come struttura pedagogica
o come set di strategie didattiche; inquadra e suggerisce, ma non prescrive
alcuna pratica scolastica precisa. Ciononostante, subito dopo la sua comparsa,
cominciò a riscuotere un notevole successo e a suscitare un grande interesse
nel mondo educativo, per le implicazioni che i suoi principi chiave potevano
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Con abilità centrali si intendono le abilità chiave generali, fondamentali per ogni specifica intelligenza;
le subabilità sono invece caratterizzate da maggiore specificità all’interno di una stessa abilità chiave.
Per ulteriori approfondimenti si veda Viens e Kallenbach (2004, pp. 3-11).
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