Il ruolo del gioco nell’integrazione degli allievi diversamente abili
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zate e apprezzate dalla comunità scolastica nel suo insieme. Nessuno potrebbe
impegnarsi mai in un’attività ritenuta da tutti futile e insignificante o che possa
degradare la reputazione di chi la mette in atto.
È indispensabile, al tempo stesso, che l’alunno prenda coscienza non solo
della necessità del rispetto delle regole, ma della loro stessa esistenza; non è,
infatti, così scontato che egli sia consapevole che comportamenti senza regole
portano all’impossibilità di convivenza con gli altri individui. Per rendere
comprensibili le regole è necessario, pertanto, che esse vengano esplicitate
nel modo più chiaro possibile, limitandole a quelle essenziali, descrivendole
sotto forma di comportamenti individuali semplici e chiari, non equivocabili,
tali da essere immediatamente comprensibili a tutti. Per favorire unamaggiore
consapevolezzapotrebbe risultareopportunoproporre facili esempi eparagoni
consituazioni conosciute anchedall’allievo indifficoltà, come lemanifestazioni
sportive oppure la gestione del traffico stradale, ecc., nelle quali si dimostri la
necessità dell’osservanza delle regole, pena l’impossibilità di operare. Basti
pensare, a questo riguardo, alle reazioni possibili di un alunno di fronte alla
spiegazione degli effetti conseguenti alla mancata accettazione delle regole
durante una competizione sportiva, oppure se non si tiene la destra mentre
si viaggia in automobile, se si passa con il semaforo rosso e così via. Può ri-
sultare utile esporre le regole della classe su cartelloni, scritti eventualmente
dall’allievo stesso, appesi alle pareti dell’aula. È necessario, inoltre, impegnare
tutti alla loroottemperanza. Risulta indispensabile, infine, evitare l’isolamento
dell’allievo in aule per il sostegno nelle quali impegnarlo in attività totalmente
differenziate dal resto della classe: ben poco può essere appreso in condizioni
siffatte, ovviamente, sia dall’allievo che dai compagni, tantomeno in relazione
alla vita sociale.
Il gioco di costruzione
Già a partire dalla fase in cui il bambino si impegna nel gioco simbolico, si
sviluppano i giochi di costruzione, inizialmente ancora impregnati di simboli-
smo ludico, ma che tendono in seguito a costituire veri e propri adattamenti o
soluzioni di problemi e creazioni intelligenti: costruzioni in plastica a incastro,
meccaniche, in legno, realizzazione di plastici, modellini in scala, riproduzione
in miniatura di oggetti reali, di elementi naturali, ecc.
È, questa, una forma che svolge un ruolo di transizione tra il gioco sim-
bolico e le attività non ludiche o adattamenti «seri». Non si tratta infatti di
un ordine di giochi in mezzo ad altri giochi, bensì di attività che occupano,
nell’ambitodel secondo e soprattuttodel terzoordine che abbiamo esaminato,
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