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Litigare per crescere
abituale tra bambino-bambino, bambino-adulto e lo spazio scolastico. Lo spazio della scuola
si trasforma in un luogo familiare ma al tempo stesso carico di mistero e magia, e offre l’op-
portunità di vivere un’esperienza pedagogica importante e ricca di stimoli per rafforzare le
relazioni del gruppo e supportare il processo di crescita verso l’autonomia.
Vivere la sera e la notte all’interno dell’edificio scolastico permette al bambino di sperimen-
tare un primo distacco dalla famiglia in modo non traumatico: sia perché il bambino stesso
è il protagonista della decisione e si sente così responsabilizzato e riconosciuto come essere
pensante in grado di scegliere, sia perché l’esperienza si esaurisce nel tempo limitato di una
notte in un ambiente conosciuto. Queste attenzioni consentono al bambino di avere delle
garanzie di sicurezza e consentono di affrontare e vincere, nei limiti delle capacità dei bambini
di quell’età, stati di ansia e di vuoto che altrimenti sarebbero più difficili da superare. Inoltre
tutta l’esperienza è vissuta insieme agli amici e agli adulti che il bambino già conosce. Essendo
la relazione con l’ambiente scolastico già particolarmente intima questa esperienza permette
inoltre di spostare il rapporto con compagni e insegnanti su livelli più profondi.
Il distacco di una notte, vissuto quindi come momento iniziatico, assume le caratteristiche di
un rito collettivo di crescita e passaggio: rafforza l’immagine di sé contribuendo a migliorare
la propria sicurezza, permette di sviluppare una maggiore capacità di rapporto sperimen-
tando l’appartenenza al gruppo e, aspetto non secondario in questi tempi così orientati dal
codice educativo materno, contribuisce a modificare la relazione all’interno della famiglia,
incentivando autonomia e responsabilizzazione.
La progettazione di questa attività si può articolare in due fasi.
Prima fase
1. Questa iniziativa è rivolta ai bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia.
Può essere quindi rivolta all’intera classe o, nel caso di scuole con classi miste, a tutti i bambini
della scuola di quella fascia d’età.
2. Il periodo consigliato è la primavera-estate.
3. Occorre, a seconda delle normative vigenti, fare richiesta scritta precisando il giorno e le
motivazioni pedagogiche di tale iniziativa alla direzione didattica della scuola ed eventual-
mente all’assessorato del Comune.
4. È importante fissare almeno un incontro con tutti i genitori portandoli a conoscenza delle
motivazioni didattico-pedagogiche dell’iniziativa. Potrebbe poi essere utile un incontro suc-
cessivo dove definire insieme gli aspetti più pratico-organizzativi (cosa portare, come gestire
eventuali difficoltà dei bambini, ecc.).
5. Un altro aspetto fondamentale riguarda l’organizzazione interna della scuola: raccogliere
le adesioni tra le insegnanti e il personale ausiliario stabilendo dei compiti organizzativi e
rispettando le abilità individuali.
Seconda fase
Una volta definite tutte le questioni burocratico-organizzative si passa alla fase attuativa del
progetto.
1. In un incontro si informano i bambini della proposta e si lasciano almeno due settimane di
tempo per permettere loro di riflettere se partecipare o astenersi da tale iniziativa. Questo
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