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La «molecola del cuore»:
competenze affettive e corrispondenti
azioni formative
In questa parte cercheremo di definire lo schema di alcuni elementi base di
formazione all’affettività — la «molecola del cuore», appunto — capace di rac-
cogliere le diverse competenze affettive che nel vivere quotidiano ogni persona,
uomo o donna, ragazzo o ragazza, bambino o bambina, dovrebbe padroneggiare
al fine di vivere il più positivamente possibile la propria affettività. Si tratta quindi
di uno schema concettuale che si propone sia come strumento di osservazione che
come strumento di orientamento dell’azione formativa: da un lato, esso, infatti,
evidenzia capacità e bisogni di bambini e ragazzi nelle diverse competenze affettive
indispensabili, dall’altro raccoglie obiettivi formativi generali, ma irrinunciabili, e,
così, orienta verso possibili interventi che possano favorirne lo sviluppo.
La scuola come luogo di vita affettiva
Vivere le emozioni: piangere, ridere, raccontare di quella volta che si ha
avuto paura, disegnare l’ansia, controllare la rabbia, leggere nel rossore delle
guance di un compagno il suo imbarazzo, esprimere con una carezza sul braccio
affetto e con una pacca sulla spalla stima. Sono cose che avvengono a scuola
quotidianamente perché sono parte della vita reale di ogni persona che nella
scuola lavora, impara, studia.
A lungo si è pensato che, a scuola, ci dovessero andare solo le teste — la
parte cognitiva — dei bambini o dei ragazzi. Ancora più a lungo si è pensato che
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