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E
DUCARE
ALL
AFFETTIVITÀ
Avviene insomma una regolazione della vita affettiva. Si tratta di uno sviluppo che
ogni bambino o bambina, ragazza o ragazzo intraprendono in seguito a un’azione
pedagogica che va ad agire sugli atomi-competenza. In questo senso, il percorso
che andiamo a proporre mira a mettere nella mani degli alunni e delle alunne tutti
quegli strumenti che permettono di regolare la loro vita affettiva in modo che possa
svilupparsi fino a diventare il più autentica e positiva possibile.
«Vivere meglio» la vita affettiva, dunque, significa regolarla. Significa avere
a disposizione una serie di competenze che permettono consapevolezza nel rico-
noscimento, nella comprensione e nell’espressione dell’affettività. Regolare vuol
quindi certamente dire controllare. Ma non si intende qui un controllo rigido e
repressivo che chiede di adeguarsi a modi di comprendere o esprimere l’affettività
precedentemente individuati come «corretti».
Nel nostro progetto, la regolazione è la competenza che un singolo esercita
sui propri linguaggi affettivi, sui propri pensieri e sui propri valori, affinché riesca
a gestire al meglio i diversi piani affettivi: emozioni, sentimenti e stati d’animo. È
molto lontana, quindi, da un concetto di controllo che punta a un adattamento a
principi e valori esterni e prende distanza, dunque, anche dal rischio di inibizione
che quel tipo di controllo potrebbe portare con sé. La regolazione, così come
viene intesa da noi, è una forma di adattamento, ma nel senso di negoziazione,
di ricerca di una posizione di mezzo, fra il mondo interiore e il mondo esterno
in cui la persona si muove. Promuovendo, quindi, le competenze affettive dei
ragazzi e delle ragazze, dei bambini e delle bambine, miriamo proprio a mettere
nelle loro mani gli strumenti che utilizzeranno per regolare la loro vita affettiva
in questo senso.
La vera vita affettiva è dunque la base assoluta del nostro progetto di edu-
cazione all’affettività. Dalla vita partiamo, cercando di valorizzare le esperienze
affettive degli alunni e delle alunne e cercando di creare spazi e situazioni in cui
la scuola diventi luogo di attiva vita affettiva. Alla vita torniamo continuamente
e regolarmente durante il nostro percorso di formazione all’affettività, cercando
di migliorarla sempre più in direzione di autenticità e positività.
Gli atomi: le competenze irrinunciabili della vita affettiva
Gli atomi della nostra «molecola del cuore» sono le competenze che devono
essere sviluppate per vivere autenticamente e positivamente l’affettività:
1.
riconoscere:
distinguere espressioni dell’affettività propria e altrui;
2. comprendere:
spiegare e spiegarsi come, dove e perché hanno origine e si
sviluppano espressioni dell’affettività propria e altrui;
3.
esprimere:
comunicare espressioni dell’affettività propria o altrui.
© Edizioni Erickson
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