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AFFETTIVITÀ
di sviluppo: gli alfabeti affettivi, il pensiero, i valori e la negoziazione. Sono i
processi evolutivi in queste aree che sostanziano lo sviluppo del riconoscimento,
della comprensione e dell’espressione di emozioni, stati d’animo e sentimenti
(vedi tabella 4.1).
Il processo evolutivo che emerge con maggior forza perché presente nel
lavoro con tutte e tre le competenze su tutti e tre i piani dell’affettività è quello
degli
alfabeti affettivi.
La conoscenza degli alfabeti affettivi garantisce uno stru-
mento, il linguaggio nelle sue forme più diverse, che sta alla base di tutte le altre
competenze. Chi non conosce gli alfabeti affettivi non può nemmeno essere
capace di riconoscere espressioni di affettività in sé o negli altri poiché non sa-
prà nominarle; non può essere capace di comprendere da dove e come abbiano
origine poiché non possiede un linguaggio per spiegare; non può essere capace
di esprimere poiché non possiede dei codici per comunicare.
Con meno forza, ma comunque molto presenti sono gli aspetti del
pen-
siero
e dei
valori.
Come spiegato nel secondo capitolo, pensiero e valori sono
l’elemento caratterizzante della vita affettiva rispettivamente sul piano degli stati
d’animo e sul piano dei sentimenti — seppure evidentemente il pensiero giochi
un ruolo importante anche nei sentimenti e i valori vadano a influenzare anche
gli stati d’animo. Come si vede dalla tabella, includere un lavoro sul pensiero è
fondamentale soprattutto all’interno dell’atomo-competenza «comprendere l’af-
fettività»: solo attraverso una consapevolizzazione e poi controllo — regolazione
— dei pensieri è possibile avere un controllo sugli stati d’animo. Allo stesso
modo, solo una consapevolizzazione e poi un’attenta riflessione sui propri valori
permette anche una reale comprensione e sviluppo dei sentimenti.
Vi è poi un ultimo elemento, quello della
negoziazione.
Esso emerge sottoli-
neando tre aspetti. Da un lato la necessità di non irrigidirsi nelle proprie posizioni:
è il caso della colonna dedicata all’atomo-competenza del riconoscimento, in cui
proprio la negoziazione dei significati attribuiti a un’espressione di affettività per-
mette una relativizzazione continua che preserva dal pregiudizio. Dall’altro lato la
dimensione interpersonale dell’affettività: riconoscere e comprendere l’affettività
contengono, oltre alla dimensione individuale, quella del riconoscimento e della
comprensione della vita affettiva di altri e questa è realizzabile solo nell’autentico
dialogo e nella negoziazione con l’Altro.
Vi è infine un ultimo aspetto che si manifesta nella competenza dell’espres-
sione dell’affettività: è quello dell’«adeguatezza» dell’espressione. Si tratta sostan-
zialmente di mediare il propriomodo di comunicare affinché possa essere coerente
con lo stato interiore, ma contemporaneamente essere compreso dal contesto in
cui si intende esprimerlo. È quindi una negoziazione fra il mondo interiore della
persona che comunica e il contesto in cui va a farlo.
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