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DUCARE
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AFFETTIVITÀ
La forza di questa idea pedagogica sta proprio qui: essa ha le sue radici
nella «vita vera» e torna alla «vita vera» con le capacità per viverla in modo più
adeguato, con maggiore regolazione. La finalità del nostro percorso è, quindi, il
vivere bene: il progetto si propone di accompagnare bambini e bambine, ragaz-
ze e ragazzi lungo un cammino che conduca alla possibilità di vivere al meglio
emozioni, sentimenti, stati d’animo propri o di altri.
E quali sono gli atomi della «molecola del cuore»? Gli atomi sono quelle
competenze che proponiamo come fondamentali per vivere autenticamente e
positivamente emozioni, stati d’animo e sentimenti.
Il primo atomo-competenza è il
«
riconoscere l’affettività» la capacità di
distinguere espressioni di affettività propria e di altri.
Il secondo atomo-competenza è «comprendere l’affettività»: la capacità di
spiegare e spiegarsi come, perché, in che situazione hanno origine e si sviluppano
emozioni, sentimenti, stati d’animo.
Il terzo atomo-competenza è «esprimere l’affettività»: la capacità di comu-
nicare le diverse sfaccettature dell’affettività.
Ogni persona — e dunque a scuola ogni bambino e ogni bambina, ogni
ragazzo e ogni ragazza, ogni insegnante — ha una sua «molecola del cuore», con
degli atomi-competenza più o meno sviluppati. Questi regolano il suo modo di
vivere in generale la vita affettiva.
Nelle interazioni, e ancora più intensamente, nelle relazioni, le «molecole del
cuore» si incontrano. Nell’incontro avviene quello che abbiamo chiamato già in
precedenza apprendimento
implicito
o
incidentale
. Sono quelle trasformazioni,
in positivo o in negativo, che avvengono nelle singole competenze affettive o
nel modo complessivo di vivere la vita affettiva, generate dal confronto con le
competenze e il modo di vivere l’affettività di altre persone o con i modelli di vita
affettiva diffusi nella cultura del contesto di riferimento. La relazione educativa
rientra certamente fra questi incontri, essa è, però, un tipo di incontro particolare
con finalità e obiettivi formativi esplicitati e dichiarati. Nella relazione educativa,
infatti, accanto a un apprendimento implicito, ne avviene anche uno di tipo
esplicito
. Nel caso della formazione all’affettività, la finalità è la trasformazione
delle competenze affettive e del modo di vivere la vita affettiva che possa divenire
sempre più positivo e autentico.
Ecco che allora la «vera vita», la vita affettiva, oltre a essere, come abbiamo
già detto sopra, il catalizzatore del progetto formativo da noi pensato, è anche
la finalità.Come si vede dalla rappresentazione della «molecola del cuore», la vita
affettiva è anche la destinataria di una «corrente di regolazione» che viene pro-
prio dalla molecola. Pensiamo, infatti, che tutto il nostro progetto di formazione
all’affettività debba svolgersi «al servizio» della vera vita affettiva: da lì parte e lì
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