Il sistema della competenza
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del proprio sistema di governo e per l’esercizio delle proprie sfere di attività,
ma anche per la costituzione e gestione di un sistema informativo (giornale
della scuola, radio scuola, ecc.) e iniziative collegate, sempre tenendo conto
delle regole e del parere del corpo docente. Insomma gli studenti diventano
responsabili di un gruppo di azioni caratterizzate da una funzione culturale e
sociale nello stesso tempo.
Il valore di questa ristrutturazione consiste nel fatto che si intende offrire
loro uno spazio partecipativo che sia conforme ai nuovi assetti democratici del
Paese e coerente con le linee generali dell’Unione, la quale ha una sua idea di
democraziapartecipatae le sue lineegenerali devonoessereconsideratecomuni
a tutti i Paesi che ne fanno parte.
Si notano pertanto due aspetti del problema della cittadinanza: quello
riguardante il ruolo dei soggetti, in questo caso gli studenti, e quello della
partecipazione, che chiama in causa il modello di democrazia che va esperito.
Ed è proprio su questo secondo punto che si concentrano la novità e la qualità
del curricolo.
La cittadinanza non è attiva di per sé ma lo diventa mediante la parteci-
pazione, cioè attraverso unmodello di democrazia che deve essere vissuto per
poter essere capito e assunto. La democrazia è il perno, ma di essa si deve fare
esperienza findalla scuola; questo significa che il curricolodeveprevedere spazi
specifici siaper la conoscenza siaper lepratiche relative al vissutodemocratico.
Si impara la democrazia vivendola.
L’esempio riportato vuole sottolineare il fatto che la cittadinanza attiva
deve stabilire un dialogo costante con i modelli di democrazia e di partecipa-
zione e che la scuola, per quanto di sua competenza, deve mettere i soggetti
nella condizione di essere responsabili di qualcosa di reale. La partecipazione
a scuola non può essere una simulazione: a volte può anche diventare esercizio
di metodo, ma non può mai esaurirsi in questa dimensione.
Il curricolo non è solo partecipazione e le stesse competenze di cittadi-
nanza evidenziano una serie di temi che meritano certamente un’analisi più
definita. Le competenze richieste si collocano all’interno del curricolo e non
in una posizione aggiuntiva in base alla quale si possa sostenere che esiste un
curricolo con le sue esigenze di formazione e poi è anche prevista una nobile
attività di partecipazione finalizzata alla realizzazione della cittadinanza attiva.
Le cose sembrano diversamente interrelate.
I contenuti di cittadinanzaattivasonopartedel curricolocosì comenesono
parte tutti i contenuti afferenti alle diverse materie o discipline. Il problema, a
questopunto, è rilevante perché si trattadi sapere inquale rapporto si collocano
queste due parti. Le ipotesi possono essere tre.
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