Il sistema della competenza
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lamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro
europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente,
2008/C 111/01)
Definizione più contenuta, più fredda e meno programmatica. La stessa
definizione viene ripresa — seppure con qualche variante linguistica — nei
documenti del 2010 riguardanti gli Istituti tecnici e professionali (MPI,
Istituti
Tecnici. Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento,
DPR 15 marzo 2010,
art. 8, comma 3):
Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità perso-
nali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro Europeo
delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità
e autonomia.
Ormai pare che la definizione di competenza abbia trovato un consenso
socialeeculturalediffuso, almenoall’internodellepolitichedegli Stati nazionali
e nelle linee programmatiche dell’Unione Europea. Questo punto di approdo
è rilevante per la progettazione delle azioni future per le quali dovrebbe essere
previsto un investimento in due direzioni per giungere a una risposta convin-
cente alle indicazioni di un criterio che appare inevitabile.
Il criterio è il seguente: se si accetta che la competenza sia un nuovo
modo di vedere la formazione, che cosa allora dovrebbe cambiare sia nell’or-
ganizzazione del servizio sia nella didattica e nella stessa organizzazione degli
apprendimenti?
La risposta riguarda due campi: quello operativo e quello teorico. Per
quanto attiene al primo non sono certamente pochi gli aspetti che vanno ri-
pensati: il rapporto col reale, col lavoro, con i nuovi contenuti, col ruolo delle
discipline, con la funzione di certificazione e col sistema di valutazione.
Per quanto riguarda il campo teorico, ritengo che un sistema, soprattutto
quello formativo, debba dotarsi di un progetto chemantenga viva e costante la
riflessione sulle ipotesi di trasformazione deliberate. Occorre certamente un
disegno di raccolta dei dati, ma a seguire anche un rapporto di lettura costante
del flusso delle informazioni. Aquesto va accompagnato un quadro di raccolta
delle riflessioni teoriche prodotte in diversi settori della ricerca, e non solo nel
campo specifico, con particolare attenzione a tutte quelle che sperimentano
strategie diverse di modellistica didattica.
Da questo quadro oramai consolidato emergono alcuni punti che rap-
presentano una costante della competenza e che ne costituiscono quello che
potremmo definire il suo disegno: conoscenze, abilità, capacità, attitudini,
responsabilità personale e sociale. Il disegno si è ormai arricchito e, se si consi-
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