C
REATIVITÀ
E
LAVORO DI
GRUPPO
:
UNA
PROPOSTA DIDATTICA
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al significato; ad esempio,
tacchino
è un falso diminutivo di
tacco
(Zamponi,
1986, p. 33)
.
Dopo queste esemplificazioni, l’insegnante può incoraggiare gli
alunni a trovare, in gruppo, dei falsi accrescitivi o dei falsi diminutivi, fornendo
loro una prima serie di nomi:
– Lampo Lampone (non è un grosso lampo)
– Pulce Pulcino (non è una piccola pulce)
– Grillo Grilletto (non è un piccolo grillo), ecc.
Le favole a rovescio
Si può stimolare gli alunni a pensare alle fiabe in modo contrario: ad
esempio, Biancaneve che incontranel bosco sette giganti; Pollicino che, stanco
di vivere con i genitori, organizza una fuga con i suoi fratelli, ecc.
Con il rovesciamento è possibile ottenere una parodia della fiaba classica
o una situazione di partenza per creare una nuova storia che si presta ottima-
mente a una drammatizzazione di gruppo.
Il giocare con le carte delle funzioni fiabesche
Gli studi di Vladimir Propp (1988) hanno evidenziato come lo svolgi-
mento del racconto fantastico nelle fiabe classiche sia sostenuto da 31 funzioni
attribuite ai vari personaggi, creature e oggetti. Una funzione è un elemento
costante e fondamentale nell’intreccio, un’azione che un personaggio deve
compiere e che permette al racconto di procedere passo dopo passo verso la
sua conclusione, in genere una soluzione felice per il protagonista. Natural-
mente, non in tutte le favole sono presenti tutte le funzioni: nella successione
obbligatoria avvengono dei salti, delle aggregazioni e delle sintesi, che però
non contraddicono la linea generale. Una fiaba può cominciare dalla settima,
dodicesima, quattordicesima funzione, ma, se è sufficientemente antica, è
difficile che salti all’indietro per recuperare i passaggi dimenticati.
Questa regola, tuttavia, può essere modificata pescando a caso alcune
funzioni per costruiredelle favole; di seguito riportiamoalcunedelleprincipali
funzioni della fiaba classica identificate da Propp:
– divieto;
– infrazione;
– danneggiamento o mancanza;
– partenza dell’eroe;
– missione;
– incontro col donatore;
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