42
L
E MIGLIORI
PROPOSTE OPERATIVE
SU
… R
ELAZIONI
E
COOPERAZIONE
FRA
PARI
tazione, ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere, collegare
e censurare, costruire e distruggere».
Sulla base della convinzione che la creatività possa essere insegnata, le
seguenti attività presuppongono da parte dell’insegnante il compito di far
vedere inizialmente come si fa, interagendo attivamente con i ragazzi, chie-
dendo loro suggerimenti, idee, accordi o disaccordi e lasciando poi a loro,
quando hanno compreso bene il compito, esercitare la fantasia in coppia o
a piccoli gruppi.
Si può iniziare con la classica lezione frontale ponendo ad esempio delle
domande: «Proviamo a fare dei giochi con le parole. Cosa vi fa venire inmente
la parola
libero?
Scriviamo le varie associazioni alla lavagna».
Vediamo, seguendo la metafora di Rodari, cosa si trascina dietro questa
parola, cosa urta o con che cosa entra in contatto.
Per prima cosa cerchiamo le parole che iniziano con la lettera L
seguita dalla vocale A: lana, labbra, latte… Scriviamole alla lavagna o
sul quaderno.
Continuiamo la nostra ricerca con le parole che iniziano per LO, LU,
LE e, infine, LI: ad esempio lingua, listello, lino, limetta, licantropo, ecc.
Passiamo ora a quelle che fanno rima con libero, come tubero,
misero, ecc.
Pensiamo adesso a parole il cui significato sia legato a libero: aquila,
gas, evaso, chiave, ecc.
Dopo questo divertente allenamento, è possibile inventare e scrivere
una storia sulla parola
libero.
Cosa ci fa venire in mente questa parola? Cosa ci
ricorda?Quanto più l’accostamento è strano, tanto più facilmente può nascere
una storia fantastica e spassosa.
Per esempio, sfruttando l’assonanza acustica di
libero
e accostandolo alla
parola
vipero
(anche se non esiste nel vocabolario italiano e nella zoologia),
si può inventare la storia di un povero vipero, maltrattato e reso schiavo dalla
moglie (una vera vipera!), costretto a fare tutti i lavori di casa e a procurare il
cibomentre la consorte sta tutto il giorno a crogiolarsi al sole. Così, un giorno,
decide di scappare e di assaporare finalmente la tanto sospirata libertà…
Si può procedere con questa attività creativa esplorando ulteriormente
la parola
libero,
questa volta riempiendola in senso verticale e scrivendo le
parole che vengono in mente accanto a ogni lettera, utilizzando la tecnica
dell’
acrostico
. È sempre opportuno che l’insegnante spieghi prima ai bambini
le regole di trasformazione e che presenti un acrostico di propria invenzione
(si veda la figura 2.1).
© Edizioni Erickson