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Curricolo e plurilinguismo: promuovere la competenza plurilingue
seguito, una serie di opportunità per il proseguimento dell’apprendi-
mento, si può realizzare uno sviluppo progressivo di crescenti livelli di
competenza in più lingue. Ricordiamoci che nei primi anni di vita il
cervello di un bambino è capace di apprendere un numero illimitato
di lingue. Se vi sono dei limiti, non riguardano le capacità cerebrali
dei bambini, ma i vincoli ambientali imposti. Ogni ambiente può
contenere un numero finito di lingue, in base alle sue caratteristiche
specifiche, e ovviamente un ambiente scolastico non può prevederne
la presenza di un numero illimitato. In ogni modo, le variabili che
determinano lo sviluppo della competenza plurilingue sono sempre
quelle della
quantità
e della
qualità
di esposizione alle lingue e uso
delle stesse lingue.
Tralasciando la questione, comunque cruciale, del numero crescente
di bambini che nascono e crescono plurilingui
spontanei
e l’importanza
di permettere uno sviluppo costante di ogni forma di plurilinguismo, si
può dire che il plurilinguismo di ogni individuo e cittadino dovrebbe
comprendere la lingua ufficiale del Paese di residenza e
almeno
altre
due lingue. Se si dovessero costruire e generalizzare asili nido concepiti
come ambienti di apprendimentomultilingui, entro i tre anni di età tale
obiettivo sarebbe già raggiunto e si sarebbe realizzato il più importante
investimento possibile nel futuro della società. Dopo sarebbe possibile
aggiungere progressivamente altre lingue in base alle caratterizzazioni
delle offerte e dei percorsi formativi. In ogni caso, sarebbe auspicabile
promuovere lo sviluppo di una competenza plurilingue quanto prima,
certamente almeno a partire dalla scuola d’infanzia. Naturalmente in
un Paese come l’Italia, oltre all’italiano, le lingue minoritarie e le lingue
dei Paesi vicini, è quasi inevitabile che un plurilinguismo programmato
sia composto dall’inglese e altre lingue prestigiose. Occorre, comunque,
sottolineare che i benefici del plurilinguismo descritti nel terzo capitolo
(Multilinguismo e plurilinguismo: fenomeni sociali e personali)
derivano
da qualsiasi combinazione di lingue.
Un ambiente di apprendimento può essere analizzato da diverse
prospettive, fra cui gli spazi fisici, i tempi, le persone e le attività. Gli
spazi fisici
riguardano le strutture architettoniche, i vari tipi di locali,
le risorse tecnologiche e i materiali disponibili. In un ambiente di
apprendimento multilingue, tutti gli arredamenti, la segnaletica, i
pannelli informativi, le opere grafiche, gli strumenti, i sussidi, ecc.
possono essere stimoli o indicatori del multilinguismo ambientale
e del plurilinguismo personale. Particolarmente importante è l’in-
sieme delle risorse documentarie, informatiche e cartacee da usare,
i materiali didattici, informativi, amministrativi e regolativi, tutte
le fonti disponibili agli utenti dell’ambiente per la consultazione, la
ricerca e lo studio.