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linguaggio e plurilinguismo
promuovere un crescente livello di autonomia propositiva, organizzativa
e operativa da parte di ogni apprendente. Le attività proposte mirano a
costruire un rapporto fra elementi noti ed elementi nuovi, inmodo che
il nuovo possa essere assimilato al noto e il noto possa accomodarsi al
nuovo, con conseguente arricchimento di schemi mentali e competenze.
Ogni tipo di attività viene scelto per la sua coerenza sia con l’idea
dell’apprendimento sottesa, sia con le competenze da sviluppare. Si
dovrebbero proporre attività basate:
1. sull’
esperienza concreta
(volta ad attivare elementi già noti e intro-
durne altri nuovi), come osservazione sul campo, esperimenti che
coinvolgono i cinque sensi, laboratori, attività di lettura, visione di
film, ecc.;
2. sull’
osservazione riflessiva
(volta amettere in evidenza i nuovi elementi
emersi), come riflettere su quanto osservato durante l’esperienza
concreta, raccogliere, identificare, cominciare a mettere in relazione
elementi noti e nuovi;
3. sulla
concettualizzazione astratta
(volta a porre le basi per l’assimila-
zione del nuovo al noto), come organizzare, mappare, schematizzare,
sistematizzare, formalizzare;
4. sulla
sperimentazione attiva
(volta a favorire l’accomodamento del
noto al nuovo), in cui si mette in pratica quanto appreso in nuove
situazioni che permettono di provare gli elementi nuovi scoperti,
farli diventare stabilmente parte del noto e così consolidare l’ap-
prendimento.
Oltre alla scelta di contenuti, obiettivi e metodologie, un curricolo
deve prevedere
criteri e modalità di valutazione
delle competenze pro-
mosse. Una volta che sono state individuate le particolari competenze
da valutare, occorre decidere quali indicatori siano necessari per poterlo
fare. Gli indicatori sono dati capaci di fornire informazioni sullo stato e
sull’evoluzione di determinati fenomeni: per poter valutare competenze,
occorre raccogliere dati che permettono di riflettere sul loro sviluppo.
Questi dati sono da intendersi come comportamenti osservabili, in-
dicatori di competenze che evolvono nel tempo. La competenza non
è mai direttamente osservabile; possiamo solo accedere alla sua evo-
luzione attraverso gli indicatori, i dati da interpretare che forniscono
informazioni sulle competenze che si vogliono promuovere e valutare.
In genere, esistono tre tipi di indicatori che sono caratteristici di
percorsi formativi volti a promuovere tutti i vari tipi di competenze
previsti:
1.
agire
o
rielaborare
qualcosa in base a un input fornito;
2.
rappresentare
tramite diversi tipi di linguaggio;
3.
produrre
esempi di linguaggio naturale.