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Curricolo e plurilinguismo: promuovere la competenza plurilingue
Tematiche specifiche Nuclei fondanti
Caratteristiche, relazioni, trasformazioni
Modi di essere e mon-
di possibili
• nuove forze in gioco: scienza, tecnologia,
grandi riserve di energia, elevata potenza,
emergenza di nuovi problemi (ad esempio,
acqua)
• conseguenze: diversi confini, diverse rego-
le, diversi modi e tempi di spostarsi, diversi
modi di comunicare e temi di comunicazio-
ne, diversi modi di abitare e usare il terri-
torio, diversi modi di conoscere persone e
luoghi
• nuove consapevolezze: popolazioni umane
come presenze ingombranti, consumi, azioni
• feedback in sistemi complessi: cambiamenti
locali, effetti globali, conseguenze locali
• necessità di cogliere il senso dei limiti spazio
temporali, dell’interdipendenza, della pre-
senza di conflitti
• sostenibilità, chi/cosa sostiene chi/cosa?,
da una visione antropocentrica a una visione
ecocentrica
*Proposta di curricolo elaborata in collaborazione con Elena Camino (IRIS, Istituto
di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità – Università degli Studi di Torino)
La prima caratteristica di un sapere geografico interculturale così
concepito è la
storicità,
perché modelli di rappresentazione evolvono
in base a schemi paradigmatici che mutano nel tempo con una pro-
gressiva velocizzazione del cambiamento. Una seconda caratteristica
è la
complessità,
la dinamicità e l’interdipendenza dei fenomeni, dei
processi di causa-effetto degli esiti dei conflitti. Infine, vi è la caratte-
ristica della
responsabilità,
una prospettiva che si fonda sul concetto
della sostenibilità, del valore della diversità linguistica, cognitiva e
biologica, dell’importanza dello spostamento dall’antropocentrico
all’ecocentrico, di scelte e azioni consapevoli, di coinvolgimento delle
persone e di cittadinanza attiva.
Tutte queste prospettive fanno parte di un’idea di curricolo che si
costruisce in un ambiente multiculturale che propone costantemente
una dimensione interculturale e favorisce lo sviluppo di una competenza
pluriculturale capace di uscire da antropo-, etno-, socio-, ego-, euro-
centrismi e vedere nel contatto e nella condivisione un arricchimento
reciproco. Affrontare questioni del genere mediante l’alternarsi di più
lingue permette un potenziamento interlinguistico e dunque cognitivo
di una tematica che ci impone di interrogarci sul mondo in cui viviamo
e su come intendiamo la nostra vita in quel mondo.
Un’analoga prospettiva interlinguistica può sottendersi all’elabo-
razione di un curricolo per l’asse dei linguaggi, e in particolare per il
linguaggio naturale, un asse in cui si intrecciano caratteristiche e fun-
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