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linguaggio e plurilinguismo
comprendere, prima di passare gradualmente a quelle produttive, come
parlare e scrivere. Gli indicatori scelti per valutare lo sviluppo delle
competenze ricettive devono privilegiare forme di agire e rappresentare,
in quanto essi non prevedono ancora una produzione della lingua.
Per lo stesso motivo, anche per le competenze conoscitive e le
competenze metodologico-operative, gli indicatori scelti devono ini-
zialmente essere prevalentemente agire e rappresentare. Alcuni esempi
possono essere:
• competenza: «sapersi orientare nello spazio» –> indicatore: «sposta-
mento del corpo o di oggetti in base a istruzioni impartite»;
• competenza: «saper riconoscere la successione temporale degli eventi»
–> indicatore: «seriazione di immagini che rappresentano eventi di
un racconto fornite in ordine sparso»;
• competenza: «saper analizzare dati (di qualsiasi tipo)» –> indicatore:
«raggruppamento in base a vari criteri di dati forniti su una scheda»;
• competenza: «saper riconoscere i numeri fino a… come cifre e come
parole» –> indicatore: «abbinamento di cifre e parole disposte in ordine
sparso in due colonne su una scheda»;
• competenza: «saper formulare ipotesi e previsioni» –> indicatore: «scelta
fra possibili cause, spiegazioni, prosecuzioni, ecc. di fenomeni vari».
Oltre alla valutazione degli apprendimenti, occorre prevedere una
valutazione del curricolo stesso che si basa su cinque domande: perché
valutare, che cosa valutare, chi partecipa alla valutazione, come pro-
cedere per valutare, quando valutare. In genere la risposta alla prima
domanda è che si cerca di identificare punti forti e punti deboli del
curricolo nel suo complesso, allo scopo di individuare e consolidare
ciò che funziona bene e cambiare in meglio ciò che non funziona a
dovere. Valutare significa identificare tutto ciò che ha facilitato oppure
ostacolato quanto progettato e realizzato.
In modo da poter arrivare a una valutazione complessiva occorre
individuare e mettere a fuoco particolari aspetti della validità ed ef-
ficacia del curricolo nella sua globalità. Oltre ai risultati ottenuti in
termini di successo formativo conseguito, si possono valutare aspetti
che riguardano modelli organizzativi e operativi, la formazione del
personale, la gestione delle risorse. Inoltre, valutare richiede un’ana-
lisi delle procedure impiegate per la valutazione stessa: le finalità e le
modalità scelte, le conclusioni raggiunte e l’utilità di tali procedure.
La valutazione dovrebbe basarsi su una raccolta di dati che com-
prende il punto di vista del maggiore numero possibile di persone
coinvolte nel curricolo. Occorre individuare indicatori relativi a
tutti gli aspetti identificati, definire procedure per la raccolta e la
lettura dei dati e stabilire criteri riguardo ai descrittori da usare per
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