Dispersione scolastica e politiche per il successo formativo
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ferenze intraindividuali riguardo a caratteristiche connesse con le capacità
di funzionamento e di scelta che sono alla base della creazione di capitale
umano (Sen, 1997; Coleman, 2006): dall’autostima al capitale sociale che
circonda il soggetto, dalle abilità comunicative alla decisionalità e capacità di
perseguire i propri interessi
(agency),
dalla percezione di sé alla motivazione
ad apprendere. Se si segue questa concezione, l’equità delle chance educative
risulta più difficile da misurare in termini quantitativi e statistici, dunque
formalizzati e generalizzati, ma la presenza di tale criterio può essere colta
anche a livello delle pratiche e delle percezioni sociali comuni.
Seguendo la concezione relazionale dell’uguaglianza, pertanto, possia-
mo affermare che
la
dispersione scolastica rappresenta un indicatore di
disu-
guaglianza nella distribuzione e nell’appropriazione delle chance educative.
I
soggetti che entrano nel percorso formativo e che, per vari ordini di ragioni,
non lo terminano secondo le aspettative sono colpiti dalla disuguaglianza
delle chance in una vasta gamma di situazioni sfavorevoli: quando si trovano
alienati dalla loro capacità di scelta e di fruizione del sistema di opportunità,
ad esempio per mancanza di corrette informazioni circa i costi e i benefici di
ciascuna alternativa o rinuncia; quando sono spinti entro determinati canali
formativi in luogo di una supposta «sintonia» (individuale o culturale o di
classe) con tale opzione, senza che i fattori ascritti vengano menzionati quali
ragioni di obbligatorietà; quando compiono le proprie scelte formative in
contesti a bassa varietà o bassa efficienza di
provisions
(poche scuole e male
organizzate); quando vengono intrappolati in carriere di vita marginali in
cui si cumulano povertà e impoverimenti a ogni snodo del percorso, senza
che un welfare attivo interrompa il ciclo negativo (Lodigiani, 2007).
Spetta alla sociologia dell’educazione, e segnatamente allo studio
sociologico delle politiche formative, fare luce su queste condizioni di disu-
guaglianza (negli aspetti generativi come inquelli consequenziali) e valutare gli
effetti di equità ottenuti dalle diverse soluzioni poste in essere per ricalibrare le
chance formative a sostegno dei diritti individuali e del benessere comune.
Dalla dispersione scolastica al successo formativo
La riflessione sulle politiche contro la dispersione, sia in Italia sia in
ambito internazionale, ha già consolidato alcuni passaggi teorici fondamentali
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